Ceratocystis platani (Walter.) Engelbr. & T.C. Harr.
Platano.
Sintomi di Ceratocystis platani su corteccia, con zona artificialmente scortecciata . (foto Matteo Fabbri).
Presente in tutta Europa ed in Italia, ad esclusione di Trentino Alto Adige e Sardegna; malattia apparsa nel nostro Paese negli anni ‘60/’70. Platanus acerifolia risulta essere la specie più sensibile al patogeno, così come Platanus orientalis; con maggiore variabilità invece Platanus occidentalis. Le infezioni sono trasmesse da contatti radicali e marginalmente anche insetti e piccoli roditori; generalmente sono le operazioni di potatura, con le quali le superfici fresche rimangono esposte al contatto con l’inoculo del patogeno, e gli strumenti di taglio utilizzati che contribuiscono maggiormente alla sua diffusione, specialmente su alberature urbane.
Sintomi tipici di tracheomicosi, ovvero ingiallimento fogliare seguito da avvizzimento e disseccamento, anche di rami e branche; diffuso a tutta la chioma nei casi più gravi. Provoca inoltre ampie aree necrotiche e fessurazioni longitudinali sulla corteccia del fusto e delle branche principali; il legno infetto si presenta di colore bruno.
Lotta obbligatoria in base al Decreto ministeriale del 17 aprile 1998, valido su tutto il territorio italiano (link decreto). L’eventuale identificazione di nuovi focolai, deve essere segnalata al Servizio Fitosanitario Regionale.
Si trovano ad oggi in commercio validi cloni di platano resistenti al cancro colorato.
Diffusi ed ingenti disseccamenti su platano in filare dovuti a Ceratocystis platani (foto Matteo Fabbri).
Platano con perdita quasi totale della chioma a seguito di infezione da Ceratocystis platani (foto Matteo Fabbri).