Melampsora pinitorqua Rostr.
Pino, pioppo (alcune fasi)
Danni di Melampsora pinitorqua su getto di pino nero (foto DiBA-Sez.Pat. veg., Unifi).
Ubiquitario, dalle zone costiere di Toscana ed Emilia-Romagna, a quelle montane di Liguria, Toscana e Calabria. Ha come ospiti principali la maggior parte dei pini presenti in Italia, come ospiti intermedi invece pioppo tremulo e marginalmente pioppo bianco. Favorito dall’andamento umido della primavera, assume carattere epidemico sulle semine in bosco e in vivaio, almeno fino a quando le piante non hanno superato i 2-3 metri di altezza.
I primi sintomi si hanno in primavera sui giovani getti del pino sui quali compaiono macchie giallo arancio che, successivamente, si erompono rilasciando una polvere giallastra.
Sul pioppo i sintomi sono visibili per tutto il periodo estivo nella pagina inferiore delle foglie che presentano pustoline giallastre polverulente; da settembre in poi compaiono anche delle piccole crosticine prima giallastre, poi nerastre, che permettono al fungo di mantenersi nell’ambiente fino alla primavera successiva.
Il danno consiste o nella perdita immediata delle semine o in un ritardo dell’accrescimento delle giovani piantine.
Esclusivamente preventiva, con l’eliminazione delle parti infette sulle piante di pioppo entro l’inizio della stagione autunnale; possibili anche trattamenti fogliari a primavera sulle plantule di pino con Captano o Thiram. Nel caso dei pioppi valutare anche la scelta di cloni poco sensibili.
Pustole di Melampsora pinitorqua su pagina inferiore di una foglia di pioppo (foto DiBA-Sez.Pat. veg., Unifi).