Cancro corticale del castagno Cryphonectria parasitica
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Agente

Cryphonectria parasitica (Murril) Barr.

Ospiti

Castagno

Intensi disseccamenti sulla chioma a seguito di attacco di C. parasitica (foto DiBA-Sez.Pat. veg., Unifi).

Distribuzione ed epidemiologia

Distribuzione legata all’areale di diffusione del castagno. Malattie introdotta dall’Estremo Oriente, diffusa in Italia a partire dagli anni ’40 del secolo scorso, inizialmente in modo epidemico; successivamente gli attacchi si sono diversificati secondo la virulenza dei vari ceppi del fungo: quelli virulenti che portano rapidamente a morte i tessuti della corteccia e del fusto, quelli meno virulenti che permettono la cicatrizzazione da parte della pianta della zona attaccata e quelli ipovirulenti che vengono rapidamente bloccati dai meccanismi di difesa dell’ospite.

Sintomatologia

Agente di cancro della corteccia, sia su giovani piante che su tronchi di vecchi castagni; provoca la morte della corteccia che si colora di rosso nei polloni giovani e, nelle infezioni più gravi, il totale disseccamento della parte aerea della pianta. La risposta della pianta consiste nel ricaccio dal basso di nuovi getti, anch’essi soggetti negli anni successivi ad essere infettati dal fungo. Nel caso di attacco di ceppi meno virulenti si ha la cicatrizzazione della ferita.

Indicazioni di lotta

Nei castagneti dove si riscontra ancora la presenza dei ceppi virulenti, è possibile agire diffondendo quelli ipovirulenti e favorendone la diffusione eliminando piante o parti di esse ancora interessate da infezioni virulente. Nel caso di nuovi impianti di castagneti da frutto si consiglia di proteggere la zona dell’innesto con mastici, meglio se mescolati di microrganismi dotati di potere antibiotico (Bacillus subtilis) capaci di inibire con meccanismi biologici l’ingresso del patogeno nella ferita.

Infezione da ceppo ipovirulento di C. parasitica (foto DiBA-Sez.Pat. veg., Unifi).

Infezione da ceppo virulento di C. parasitica (foto DiBA-Sez.Pat. veg., Unifi).