Rosellinia necatrix Berl. ex Prillieux.
Pioppo, ontano.
Ubiquitario, frequente in Pianura Padana; colpisce piante poste in condizioni di asfissia radicale e di indebolimento generale. Le vie d’ingresso principali del patogeno sono le ferite, anche se è in grado si parassitizzare direttamente le giovani radici quando queste si trovino in condizioni di asfissia.
Sintomi e ciclo biologico simili ad Armillaria sp, dal quale si differenzia per l’aspetto lanoso che assumono gli ammassi di ife sui tessuti infetti; col tempo le rizomorfe che avvolgono l’apparato radicale scuriscono.
I sintomi sull’apparato aereo sono quelli generici di sofferenza legati ad ingiallimenti e seccumi diffusi della chioma, getti raccorciati e abbondante fioritura e fruttificazione seguita spesso dalla morte della pianta.
Negli impianti di arboricoltura da legno è opportuno, durante le operazioni colturali, eliminare le piante colpite ed asportare tutto il materiale legnoso presente nel terreno; sarebbe inoltre opportuno attendere 1-2 anni prima del reimpianto. In generale, a livello preventivo, è necessario assicurare che non si formino nel terreno condizioni di asfissia e di ristagno idrico.
La lotta curativa appare molto problematica ed, in ogni caso, le infezioni sono curabili solo se agli stadi iniziali con trattamenti a base di zolfo sulle radici delle piante infette e di quelle vicine, preventivamente messe a nudo.
Marciume radicale lanoso alla base del colletto di pioppo (foto populus.it).