Agente
Fomes fomentarius (L.: Fr.).
Faggio, leccio, querce caducifoglie, pioppo, platano, ontano ed altre latifoglie forestali.
Corpi fruttiferi di F. fomentarius (foto Gruppo micologico Pier Antonio Micheli - Firenze).
Tipicamente riscontrabile in vecchi esemplari di faggio, oltre che nelle specie suddette anche in ambiente urbano; fungo basidiomicete agente di carie del tronco degli alberi in piedi. La presenza del patogeno è spesso legata sia all’età avanzata del popolamento che ad intense morie di piante causate da fattori diversi dal patogeno in oggetto.
Agente di carie bianca del duramen, che provoca la formazione di cavità interne al fusto ed estese per tutta la sua lunghezza; in alcuni casi, il patogeno riesce a superare le difese messe in atto dalla pianta nell’alburno arrivando così a danneggiare il cambio e la corteccia. L’attacco si rende visibile sul fusto della pianta con l’apparizione di depressioni longitudinali più o meno larghe (3-15 cm) della corteccia morta, sulla quale si vengono successivamente a formare le fruttificazioni, spesso in serie. I carpofori hanno dimensioni notevoli (ampiezza fino a 30-40 cm) dovute all’accrescimento pluriannuale concentrico, specialmente in altezza; la superficie superiore è di colore grigio ed assume consistenza dura e crostosa, mentre la superficie fertile è bruno chiaro, con pori sottili.
Non vi sono indicazioni specifiche di lotta in quanto la presenza di numerosi carpofori alla base della pianta indica che i processi di carie provocati dalla specie sono in atto da diverso tempo ed è stato raggiunto un avanzato stato di degradazione del legno ovvero della sua componente strutturale che permette la stabilità meccanica dell’intera pianta. In tali casi si consiglia quindi di procedere con analisi VTA e strumentali, affidate ad esperto del settore.
Particolare di Fomes fomentarius su fusto di quercia (foto Gruppo micologico Pier Antonio Micheli - Firenze).
Carpoforo di Fomes fomentarius su ceppaia (foto Gruppo micologico Pier Antonio Micheli - Firenze).
Link di approfondimento: http://www.agraria.org/funghi/fomesfomentarius.htm