Nectria galligena Bres.
Faggio, frassino, quercia, pioppo ed altre specie forestali.
Cancro da Nectria galligena su fusto di faggio (foto stlawrencelowlands.wordpress.com).
Ubiquitario. Questo fungo ascomicete penetra nell’ospite attraverso soluzioni di continuità e ferite di qualsiasi natura, come cicatrici fogliari, lenticelle, danni da insetti, lesioni accidentali o superfici di tagli.
Il sintomo si evidenzia, inizialmente, sui giovani rametti con zone corticali depresse, più scure, che si disidratano, seguite dall’ingrossamento del settore opposto ancora vivo. Il disseccamento della parte soprastante il punto di infezione avviene quando il cancro riesce ad espandersi a larga parte o all’intera circonferenza del ramo. Nei rami più grossi i cancri possono rimanere attivi anche per molti anni.
Le fruttificazioni del fungo, i caratteristici periteci di color rosso vivo, di forma rotondeggiante, si notano in corrispondenza dei tessuti morti della corteccia e nei suoi cretti.
In campo forestale non viene attuata alcuna lotta; in ambito urbano si può procedere con l’asportazione e la sua successiva distruzione degli organi legnosi infetti.
Cancro da Nectria su fusto di pioppo (foto en.wikipedia.org).