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Marciume radicale fibroso Armillaria sp
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Agente

Armillaria sp.;

Ospiti

Latifoglie, in particolare castagno, faggio, pioppo, querce, e conifere come abete bianco, abete rosso e pino.

Rizomorfe di Armillaria
Rizomorfe di Armillaria spp. (foto forestryimages.org )

Distribuzione ed epidemiologia

Ubiquitario. Sopravvive su materiale legnoso fresco (ceppaie, tronchi abbandonati sul letto di caduta) per poi diffondersi attraverso le spore per via aerea e le rizomorfe nel terreno; particolarmente aggressivo su piante indebolite da prolungata aridità (es. abete bianco) o da ristagni idrici (es. pini).

Sintomatologia

Marciumi diffusi dell’apparato radicale della pianta, feltro cotonoso di colore bianco (dal profumo intenso di fungo) fra la corteccia ed il legno che risale dalla base del tronco verso l’alto e, nelle infezioni più vecchie e nelle piante ormai disseccate, cordoni miceliali di color bruno (rizomorfe). I carpofori si sviluppano nella stagione autunnale alla base delle piante in gruppi di numerosi individui.
I sintomi sulla pianta sono quelli generici di sofferenza legati a ingiallimenti e seccumi diffusi della chioma, getti raccorciati e abbondante fioritura e fruttificazione seguita spesso dalla morte della pianta.

Indicazioni di lotta

Nel caso di rimboschimenti evitare sesti d’impianto densi e preferire l’utilizzo di più specie arboree diverse.  Negli impianti di arboricoltura da legno (es. pino, pioppo) è opportuno, durante le operazioni colturali, eliminare le piante colpite ed asportare tutto il materiale legnoso presente nel terreno.

Corpi fruttiferi di Armillaria
Corpi fruttiferi di Armillaria spp. (foto forestryimages.org )


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